Sin dal Neolitico gli Iblei nord-occidentali acquisiscono notevole importanza grazie ai ricchi giacimenti di selce, un materiale ricercatissimo perché estremamente adatto alla realizzazione di utensili taglienti. All'Età del Rame risale la realizzazione da parte delle comunità stanziate nell'area oggi nota come Calaforno di un grande ipogeo, uno dei monumenti più significativi di questo tipo nella preistoria siciliana. È un complesso di 35 camere circolari, in origine probabilmente disposte in sequenza lungo un percorso lineare a partire da un ambiente più ampio a pianta allungata, forse una sorta di ingresso monumentale. Diverse sono le ipotesi sull'originario utilizzo della struttura: dovrebbe trattarsi di un sito funerario con edifici analoghi alle sepolture a grotticella artificiale tipiche della Sicilia dell'Età del Bronzo, anche se le notevoli dimensioni e la disposizione delle camere potrebbero far pensare a un'area destinata a cerimonie religiose e attività di culto.