Tra il Vittoriano e la scalinata della Basilica dell'Ara Coeli, sono visibili i resti di un'insula, ossia di un edificio formato da taberne e piani superiori suddivisi in appartamenti (cenacula), la forma di abitazione più comune nella Roma imperiale.
L'edificio fu messo in luce in occasione dei lavori di demolizione che interessarono negli anni '30 del secolo scorso tutte le pendici del Campidoglio, durante i quali fu rimossa la settecentesca chiesa di S. Rita (poi ricostruita tra il Teatro di Marcello e piazza Campitelli) che aveva inglobato l'abitazione romana. Un ampio settore del complesso è ancora oggi conservato e visitabile al di sotto della trecentesca scalinata che conduce alla Basilica. Altri esempi di edifici simili furono rinvenuti nell'area immediatamente adiacente e sono attualmente conservati al di sotto della moderna via del Teatro di Marcello.
Riemersero anche il campanile romanico e un arcosolio decorato con un affresco trecentesco, ancora oggi visibili, appartenenti alla chiesa di S. Biagio de' Mercato che durante il '600 era stata trasformata nella chiesa di S. Rita su progetto di Carlo Fontana.
L'edificiocostruito nel II secolo d.C. in opera laterizia direttamente a ridosso della parete tufacea del colle capitolino, si sviluppava su sei piani, ancora oggi in buona parte conservati. Al piano terreno sono visibili le tabernae; al di sopra si conservano altri piani con ampi vani con soffitti a volta, collegati da una scala interna di epoca medioevale.