IL VERLASCIO

L'anfiteatro romano del "Verlascio" o "Verlasce" collocato nel centro moderno di Venafro; nonostante nel tempo abbia subito delle sovrapposizioni medievali e seicentesche, rimane visibile la pianta ellittica. L'ellisse aveva il diametro maggiore di 110 metri e quello minore di 85. Si ritiene che le gradinate potessero contenere fino a 15.000 spettatori, vi si svolgevano giochi gladiatori ed altre gare. Successivamente l'impianto romano fu trasformato ed adattato al contesto rurale e alla cultura agraria della città. Infatti sulle preesistenze romane furono realizzati ambienti a due piani aggregati a schiera ed utilizzati come stalle nella parte bassa e come fienili in quella superiore. Il complesso di sicuro, dunque, si è completato nella forma che si vede oggi solo nel XVII secolo, mediante l’aggregarsi di piccole stalle a tipologia unica, con il ricovero per gli animali e gli attrezzi a piano terra e il fienile al piano superiore. Questo monumento, unico in Italia insieme al "Parlascio" di Lucca, oggi è in fase di restauro dopo un periodo di relativo abbandono. Un tempo nei giorni della festività patronale si svolgeva una divertente e caratteristica "corsa dei ciucci" e altri giochi popolari. Un interessante, ma parziale restauro, sta riportando all'antico splendore questo luogo suggestivo e particolare sito in pieno centro urbano. Sembra che il suo nome, similmente a quanto accade per numerosi altri anfiteatri di città d'Italia, deriverebbe da "perilasium", che a sua volta deriva dal greco e che significa "girare intorno", in riferimento appunto alla sua forma ellittica.