C'è un gioiello a San Carlo, tra i più antichi del territorio, che pochi conoscono perchè non ancora valorizzato. Si tratta di un torchio per l'uva che risale al primo trentennio dell'Ottocento e si trova in borgata Perino. Il torchio è specchio di un tempo in cui la "grisa" (uva barbera detta anche"grisot") stava alla base dell'economia delle famiglie sancarlesi. Due grandi tronchi in orizzontale, sostenuti da una travatura verticale, formano l'ossatura principale, tenuta ferma da due cinghie di metallo che, passando sotto due grandi massi, fermano al suolo la struttura. Impressionante la grande vite senza fine, ricostruitta a inizio Novecento, completamente in legno. Il pozzo di borgata Perino è proprio lì, accanto al torchio, 60 metri di profondità interamente rivestito di pietra e mattoni. Sarebbe giusto restituirlo alla comunità, ristrutturarlo e promuoverlo anche presso le scuole per far conoscere l'arte dei nostri avi. Sarebbe un delitto se tutto ciò scomparisse, dove altro si conservano gioielli similini nel proprio contesto originale?