Trattasi di invaso artificiale ottenuto tramite lo sbarramento del rio Scornio. Al centro sorge un isolotto boscato sul quale si trova la finta rovina di un tempio dedicato dal Puccini a Pitagora. Il frontone del tempio ha rimpano disadorno e trabeazione liscia sorretta da quattro massicce colonne con piatti e semplicissimi capitelli pseudo - dorici. Più in basso si trovano altre due colonne unite da una porzione di architrave. Sotto le rovine fu ricavata una cavità artificiale ad imitazione della spelonca di Taranto dove Pitagora riuniva la sua scuola. In passato tale luogo fu di meditazione per il Puccini. Probabilmente il suggerimento di intitolare il tempio a pitagora venne da Pietro Giordani amico del Puccini, suggestionato dalle frequentazioni del circolo dell'antologia di Viesseux. L'opera architettonica fu merito probabilmente di Cambray Digny.