Il Rivellino, nel linguaggio delle opere ingegneristiche militari, è una fortificazione turrita (munita di torre) collocata all’esterno di un castello per difenderlo dagli attacchi e proteggere l’uscita dal castello degli assediati.
Si tratta quindi di una opera difensiva indipendente dalla struttura del castello che, essendo posto all’altra estremità del ponte levatoio, offre una protezione insostituibile all’uscita del castello. É anche ottimo come struttura di offesa durante gli attacchi, essendo una piccola fortezza.
Col Rinascimento viene introdotto l’uso di armi da fuoco ed i rivellino diventa una struttura molto utilizzata nelle fortificazioni e nelle costruzioni di complessi fortificati.
La Torre del Rivellino di Gallipoli è un rivellino costruito in prossimità del castello nel XVI secolo su un progetto di Francesco di Giorgio Martini – ingegnere militare presso la corte del Ducato di Urbino, oltre che scultore – ed ha delle particolarità che lo rendono unico.
Infatti ha una grande dimensione, rapportata al castello da cui dipende, ed ha una forma definita “a puntone” che è molto rara, cioè ha uno spigolo molto allungato verso l’esterno che funge da baluardo. Sulla torre del Rivellino vi erano cannoni e catapulte utili alla difesa. L’accesso alla torre avviene tramite un ponte levatoio in legno. L’estate la struttura è sede di manifestazioni culturali e proiezioni cinematografiche.