Il borgo rurale La Martella (1952) realizzato a pochi chilometri da Matera su progetto di un gruppo di professionisti romani guidati da Ludovico Quaroni condensa nell’articolata struttura urbana e nell’organizzazione dell’unità di vicinato l’ideale di una nuova struttura urbana e sociale in parte simile a quella dei Sassi. Un borgo contadino dentro una struttura urbanistica di impostazione popolare, ma innovativa, che sfrutta il concetto e le teorie anglosassoni della neighborhood unit. Nel cuore di una realtà contadina del Sud dell’Italia si tenta di applicare secondo l’auspicio di Adriano Olivetti un modello nordamericano desunto dalle esperienze del New Deal e in particolare della Tennessee Valley Authority. L’impianto urbanistico pone al centro nella parte alta del colle i servizi collettivi con la chiesa dominante, il centro civico e le case disposte lungo strade sinuose che assecondano come tentacoli l’orografia del luogo determinando una ricca articolazione degli spazi-vicinato.