Per molto tempo si era persa la memoria del ninfeo, circolavano solo leggende e
storie fantastiche su uno strano luogo in cui vi erano “le fate”.Solo nei primi anni del
'900 è iniziato lo studio attento del sito che ne ha evidenziato l'importanza e i
collegamenti con la cultura classica. La struttura ipogea, oggi molto degradata e poco conosciuta,
faceva parte di una residenza suburbana costruita nel XVI sec. e poi trasformata in
masseria nel sec.XVIII. E' scavata nella roccia e consiste in un primo vano di forma
rettangolare sulle cui pareti entro 12 nicchie sono scolpite ad alto rilievo 6 figure
femminili a grandezza naturale disposte simmetricamente 3 per parte. Una delle
nicchie è aperta e immette in un vano più piccolo di forma circolare con una
copertura a falsa cupola e foro centrale. Tutto intorno alla muratura corre un sedile
circolare e sulle pareti si intravedono ancora tracce di canalizzazioni di acqua.