Il Dolmen di San Silvetsro, scoperto casualmente nel 1961 in occasione della demolizione di un cumulo di pietre (denominata "Specchia Scalfanario"), costituisce uno dei monumenti funerari tra i più completi esemplari di architettura megalitica del II millennio a.C. In origine si presentava a forma di collinetta con pianta circolare di diametro di circa 40 metri e alta all’incirca 10 metri. Esso è coevo con altri simili che si trovano nelle campagne di Bisceglie e può datarsi all’Età del Bronzo (dal 1500 al 1200 a.C.,); molto probabilmente fu realizzato da una comunità che occupava stabilmente in quel periodo il basso promontorio costiero attualmente occupato dalla centro di Giovinazzo. All'interno del tumulo si sviluppa un lungo vano a galleria (dromos) con andamento nord - sud, eretto con l'impiego di lastroni infissi verticalmente nel terreno e coperti da lastroni analoghi posti in orizzontali.