Ribattezzata Ruderi di Gibellina, l'antico paese è stato raso al suolo dal terremoto del Belice nel 1968 e il cumulo di macerie è stato trasformato in una immensa tomba. Alberto Burri, l'illustre artistai, ha realizzato tra il 1985 e il 1989, il grande cretto, uno dei rari esempi di Land Art in Italia. Ha creato uno scenario artificiale per la memorizzazione del passato e per l'isolamento dell'evento catastrofico, dove vengono rappresentate ogni anno le Orestiadi di Gibellina, ha steso sulle rovine uno strato di cemento imbiancato di un metro e cinquanta di altezza, lasciando dei corridoi al posto delle antiche strade. Lenzuolo funebre di un bianco abbacinante, gettato sul fianco della montagna: lo si scorge da lontano sulla strada. Il Cretto è una tra le opere d'Arte Contemporanea più estese al mondo.
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