Nel XIV secolo, quando ai conti di Celano subentrarono i Piccolomini di’Aragona, la piccola isola di Ortucchio divenne un luogo strategico importantissimo nella formazione dell’apparato difensivo della Contea di Celano. Il castello faceva parte di un complesso sistema difensivo creato attorno al lago del fucino con le torri fortificate di Pescina e Trasacco, e con i castelli di Celano, Avezzano.
Il castello è legato alla triste vicenda della lunga prigionia della contessa Jacovella Berardi, che vi fu rinchiusa insieme al suo figlio minore, ad opera del figlio maggiore alleatosi con Orsini.
Il fortilizio rappresenta un esempio, raro nell’Italia centrale, di castello lacustre. Fu ingrandito su una preesistente struttura medievale sempre difensiva, con quattro torrioni, una cinta muraria ed un profondo fossato alimentato dalle acque del lago. Sono ancora integri i resti della merlatura sporgente e la peschiera per il ricovero delle barche.