ROSCIOLO sorge alla sommità di una delle colline che coronano a sud la base della massiccia piramide del monte Velino. Nella vista da lontano l’impianto medievale appare in tutta la sua integrità ambientale con resti di mura, contrafforti e porte di accesso, che invitano a scoprire gli stretti vicoli del nucleo più antico che conserva ancora architetture spontanee del '400. ll nome del borgo appare nel 1080 dove la principale chiesa risulta essere registrata presso il monastero di Montecassino. All'epoca dell'incastellamento s'ingrandì ulteriormente e solo nel 1485 fu dotato di torre difensiva e di mura perimetrali costruite su progetto dell'architetto Berardino Clario il cui nome è inciso sulla porta principale del paese. Oltre alla chiesa madre S. Maria delle Grazie, poco prima del paese si trova la chiesa rurale dedicata a San Sebastiano, mentre alle falde del Velino tra querce millenarie c’è quel bellissimo gioiello di architettura che è S. Maria in Valle Porclaneta.
La chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta è uno dei più interessanti esempi di arte romanica abruzzese, in cui confluiscono influenze arabo-ispaniche, bizantine e longobarde.Oltre che dalla meraviglia della sua architettura, la suggestione della chiesa nasce in gran parte dalla sua posizione, isolata nella natura, oggi Parco Regionale Sirente-Velino, dai tesori di scultura che conserva. Un tempo parte di un complesso abbaziale monastico ora scomparso, custodisce preziose opere d’arte, affreschi del Quattrocento, uno splendido ambone e un ciborio del XII secolo realizzati da Nicodemo e Roberto e una bellissima iconostasi i cui plutei sono decorati con grifi, aquilotti e leoni, l'architrave ligneo, anch'esso finemente decorato, è rarissimo che si sia conservato sino ai nostri giorni. Pianta basilicale a tre navate con pilastri quadrati. Degna di nota è la decorazione esterna dell'abside, riedificata in forma poligonale nel Duecento ed ornata da semicolonne disposte in tre ordini.