Chiamata pomposamente salone, fra tutte le botteghe artigiane quella del barbiere era considerata un salotto di conversazione dove gli uomini si intrattenevano più che per i servizi che poteva loro offrire per informarsi sulle dicerie di quartiere, per apprendere le ultime notizie dei giornali o semplicemente per stare al riparo nelle fredde giornate invernali.
In via Roma ha ancora la sua attività l’ultimo barbiere di Ortigia. Negli anni trenta del secolo scorso si contavano circa 50 sale da barba nell’isolotto e 10 nella sola via Roma. Corrado Sororo, oggi ottantenne, fin da bambino è stato affascinato da questa attività cominciando “a bottega” a suon di scappellotti come ama spesso ricordare.
La sala, in puro stile Liberty, fu realizzata nel 1895 e da allora quattro artigiani si sono alternati in questo magico locale. Il barbiere Garofalo fu il primo, seguì il barbiere Muratore, poi il barbiere Fuggetta e oggi ancora in attività il barbiere Sororo. Un luogo da scoprire e da amare per la sua bellezza ma soprattutto per “il barbiere”, l’ultimo rappresentante di quella categoria di artigiani che hanno dato anima e colore con la loro presenza alle strette vie dell’eterna Ortigia.