Fu un criptoportico romano sorto a Benevento, le cui rovine si trovano nei vicoli contigui al viale San Lorenzo. Costruito nel I secolo d.C., derivò la sua denominazione da una chiesa dedicata ai quaranta martiri cristiani di Sebaste del 320 d.C. sortavi sopra.In passato il complesso è stato ritenuto un emporium e, prima, reliquia di magnifiche terme. Deve invece essere stato un criptoportico: questa era l'opinione espressa dallo storico Alfonso De Blasio, che lo esaminò prima del tremendo terremoto del 1688 (Memorie istoriche della città di Benevento, 1656, Ben., Arch. St. Prov.). Nessun cellario, infatti, è ravvisabile nella costruzione e le stesse forme e dimensioni degli ambienti facevano pensare, più che ad un deposito di merce, ad una costruzione monumentale compresa nell'area del Foro.Danneggiata sia dai terremoti che soprattutto dai bombardamenti del 1943. Anticamente presentava una facciata a riseghe ed in opera pseudoreticolata con dieci finestre, ma 3 di esse artificiali.