Sorta in epoca medioevale sulle aree spianate dalla demolizione delle mura del XII secolo, fu fin dal
1400 fulcro delle attività artigianali e commerciali come testimoniano i vari nomi che l’hanno
contraddistinta: dei Rebotti (dal dialetto rebelòt = guazzabuglio), poi del Lino e dei Panni, quindi
delle Erbe o dei Commestibili, Piazza Nuova fino al 1897 ed infine del Mercato. Nel 1435, sul lato
sud della piazza, ormai ingombro di sassi e rovine, si stabiliscono i venditori di panni e di lino con
banchetti e casotti di legno; nel 1481 il Comune provvede alla costruzione di un lungo porticato ad
archi ribassati (super mercatum linum) che ospita le botteghe a piano terra e le abitazioni nei piani
superiori; sullo stesso lato la piccola chiesa di S. Maria del Lino (1608), disegnata da Bagnadore .
La piazza è chiusa a nord dall’antistante Casa a portici (1558) disegnata dall'architetto Beretta e ad
ovest dal solenne e barocco palazzo Martinengo Palatini (1675).