Dalle origini antiche e perse in folte foreste, corsi d’acqua e valli allagate, la città di Finale Emilia lega la propria millenaria storia al fiume Panaro che scorreva nell’abitato e lambiva la Rocca, favoriva i trasporti, e quindi i commerci, consentiva di raggiungere le città di Modena, Ferrara, Comacchio e Venezia. Una città abitata, oltre che da un'attiva comunità ebraica, soprattutto da una borghesia mercantile e da una nobiltà di “tocco e toga” che molto investì, con la costruzione di nuove residenze in città oltre che con l'acquisizione di ampi fondi agricoli. I numerosi palazzi settecenteschi del centro storico testimoniano come Finale sia stato uno dei pochi centri minori della regione ad aver vissuto pienamente l’alta stagione architettonica del secolo XVIII, quando venne nominata CITTÀ e TERRA NOBILE, a riprova del particolare ruolo geografico ed economico che ha sempre storicamente svolto.