Ganghereto, località di Terranuova Bracciolini, ospita una piccola chiesa di origine medievale, ma completamente rinnovata negli anni ’30. Questa chiesa di pietra, a navata unica, il cui esterno molto semplice si stempera nelle sobrie ma colorate decorazioni interne, era in passato dedicata a San Niccolò, mentre oggi è intitolata a san Donato, martire aretino. Arredo degno di nota all’interno della chiesa è, in fondo alla navata, il gruppo in terracotta policroma che sovrasta l’altare. Fu realizzato a cavallo tra Quattro e Cinquecento ed è attribuito ad Agnolo di Polo, scultore fiorentino nato nel 1470, figlio d’arte e formatosi alla bottega dell’ormai anziano Verrocchio. Il gruppo è composto da tre statue collocate all’interno di un baldacchino dorato aggettante verso l’esterno, sorretto da colonnine tortili e decorato da aguzzi pinnacoli. Ospitati sotto al baldacchino troviamo la Vergine in trono col Bambino fra i Santi Pietro e Niccolò, riccamente vestiti. L’opera conserva ancora cospicue tracce della cromia originale sotto gli innumerevoli strati di ridipintura ed è ancora apprezzabile il bel fondale verde a decorazioni geometriche sul quale spiccano le figure in rilievo. Attualmente le statue versano in stato di degrado, dovuto non soltanto al trascorrere del tempo, ma anche al deperimento di vecchi restauri e al fenomeno di umidità di risalita del muro esterno. L’opera è oggetto di salvaguardia da parte di un comitato di cittadini che organizza diverse iniziative per diffondere la conoscenza del bene e portare l’attenzione sull’urgenza del restauro. Le figure dei santi sono state staccate per evitarne il crollo e sono conservate in casse. Sebbene il recupero dell’opera sia in programma, il restauro è però fermo in attesa dei fondi necessari, motivo per cui il comitato locale ha scelto di partecipare al censimento de I Luoghi del Cuore.