L'importanza di tale complesso di grotte naturali, poste sia sul fianco nord-orientale del monte Pellegrino che sul suo versante occidentale, è dovuta alla presenza di incisioni rupestri databili fra l'Epigravettiano finale e il Mesolitico. Si tratta di un vasto e ricco complesso di graffiti che rappresentano un ciclo figurativo ritenuto di massimo interesse per l'inconsueta attenzione dedicata alla rappresentazione scenografica dell'ambiente, un caso limite in tutta l'arte paleolitica. Il trattamento delle figure umane, in mezzo ad una moltitudine di bovidi, cavalli selvatici e cervi, rappresentate in una sorta di danza acrobatica rituale, è infatti qualcosa di assolutamente nuovo per moduli stilistici e per spirito rispetto ad altri ritrovamenti.