La prima grotta aperta al pubblico in Italia, 2 agosto 1874, e dunque la culla del turismo speleologico italiano. Ricchissima d' acqua, percorsa da un torrente perenne, splendidamente viva, e scolpita dai fenomeni speleogenetici in forme, dimensioni e temperie architettonica che non hanno riscontro nel panorama delle grotte turistiche italiane. Sede di ricerca avanzata, con contributo del Club Alpino Italiano e del Politecnico di Torino, e naturalmente vocata a divenire un polo formativo e divulgativo di eccellenza, per quanto riguarda sia la cultura scientifica che quella umanistica, passando per il costante sviluppo e la costante testimonianza di una grande sensibilità, nei confronti dei temi del rispetto ambientale e della gestione sostenibile del bene stesso che la grotta rappresenta e costituisce.