L’antro della Sibilla Cumana si trova nel Parco Archeologico di Cuma, all’interno dei Campi Flegrei. La grotta fu scoperta nel 1932 ed è formata da un lungo tunnel di pietra, con 12 brevi sbocchi laterali che si aprono sul fianco della collina e dei pozzi, che permettono alla luce di filtrare nella galleria, formando un effetto speciale e misterioso di luci e ombre. Segue poi un vestibolo e una camera interna, con dei sedili, dove la profetessa svolgeva la sua attività di oracolo, in uno stato di trance ed emetteva i suoi vaticini. La leggenda vuole collegata all'Antro della Sibilla, ma in realtà fu scavata nel tufo in epoca romana (37 a.C. circa) per consentire il passaggio a piedi dei militari che arrivavano con le loro navi nel Portus Julius e di fatto collegava il lago d'Averno con il lago di Lucrino.
Lungo un percorso perfettamente rettilineo di 200 metri è possibile scorgervi anche dei graffiti: una palma, simile a quella presente nella Crypta Romana, un pesce ed una croce.
Come in tanti luoghi di Napoli, anche qui il tempo non è riuscito mai a cacciare del tutto le antiche testimonianze della vita che fu. L’Antro della Sibilla è un luogo stregato, sospeso tra mito e realtà e conserva intatto l’incanto suggestivo del mito che ancora oggi permea questi luoghi.