Posto sopra un’altura, in aperta campagna, sulla strada che congiunge Ruffano a Casarano, sulle Serre salentine, si nasconde un luogo affascinante, ricco di storia ed arte, incastonato in uno splendido scenario naturale: la cripta del Crocifisso. Nota anche come cripta di Santa Costantina, è un ambiente ipogeo naturale, abitato sin dalla preistoria, come dimostrano i graffiti scudiformi sulle sue pareti.
Poi, attorno all’anno Mille, qui fiorì una comunità monastica, prima in grotta, e poi in superficie, della cui ultima frequentazione sono rimasti i ruderi di quello che era un convento Olivetano.
Appena si entra nella cavità, l’aura sacra subito pervade il nostro ingresso: una Trinità accoglie il pellegrino, col Padre, lo Spirito Santo (sotto forma di colomba) e il Figlio crocifisso.
Ma il Crocifisso da cui prende il nome la grotta è quello, molto più antico, che si trova in una delle due cavità attraverso le quali l’ambiente ipogeo si biforca: un Cristo dalla fisionomia e lo stile che ricorda molto le opere di Giotto.
Fra gli altri affreschi, nella grotta ci sono anche San Giovanni Apostolo, Maria Addolorata, Santa Costantina.
(Fonte: https://www.salentoacolory.it/la-grotta-cripta-del-crocifisso-ruffano/)