La Grotta dei Briganti di Gorgoglione. Una cavità naturale di incredibili dimensioni alla periferia del paese riscoperta, praticamente per scommessa, da una banda di ragazzini che un giorno di scuola qualunque della fine degli anni Quaranta vi si inoltrano pancia a terra alla ricerca di un tesoro nascosto o almeno di un cunicolo di collegamento al castello oggi praticamente svanito nel nulla. Sito reso di recente comodamente praticabile, su di esso hanno favoleggiato generazioni. Una “location” formidabile per eventi teatrali, purtroppo ancora oggi poco sfruttata, scelta alcuni anni fa da Ulderico Pesce per la prima di una sua “Antigone”.