La grotta azzurra è la più importante di Pizzo. Dai fasti dell’età Borbonica in cui era importante meta turistica oggi rimane quasi inaccessibile a seguito dei lavori per la costruzione della diga, che protegge la parete rocciosa del Rione Carmine. In passato l’ingresso era abbastanza ampio da consentire l’accesso a due imbarcazioni per volta. la profondità era di circa tre metri all’ingresso e poi gradatamente e dolcemente risaliva verso il fondo della grotta che era circa a 100 metri dall’ingresso (2). Dopo l’ingresso si allargava e nel mezzo era presente un grosso blocco di tufo che cadendo dal soffitto di era spaccato in due parti creando in tal modo tane per pesci che ospitavano nutriti branchi di cefali e spigole, più raramente piccole aragoste e piccole cernie; più frequentemente le murene.
(2) Pubblicato da Giuseppe Pagnotta in mare e coste · 21/7/2016 23:07:00, URL: http://www.pizzocalabro.it/storia/blog/?id=71t9ba49