Questo spettacolare percorso ci ricorda numerose altre vallate, canyon e forre più diffuse all’interno delle grandi montagne dell’Appennino centrale e dell’Abruzzo. Trovare un ambiente del genere qui, dove sorge quasi inaspettatamente, celato tra piccoli rilievi e boschi, è una sorpresa, un piccolo canyon. Possiamo renderci conto delle dimensioni delle pareti solo quando ci si avvicina alla base. Fette di roccia alte qualche centinaio di metri che sfidano la gravità, un vero e proprio concentrato della storia di milioni di anni di evoluzione del paesaggio del nostro pianeta, una sorta di museo all’aperto documentato in uno spazio ristretto a poche decine di metri. Il percorso termina proprio alla base della Cascata, un salto di circa 10 m del torrente San Leo. Gli strati rocciosi esprimono tutta la loro plasticità, le grandi spinte tettoniche hanno piegato gli strati rocciosi su se stessi come le pagine di un libro, successivamente modellati dall’erosione incessante delle acque.