GIARDINO DI VILLA RUFOLO

RAVELLO, SALERNO

Condividi
GIARDINO DI VILLA RUFOLO

Il giardino di Villa Rufolo, conosciuto anche con il nome di Giardino dell’Anima, si estende su due livelli ai quali c’introduce un viale alberato. Le antiche mura appena nascoste dai cipressi e dai tigli, conducono discretamente fino al chiostro moresco e, in cui le nobili architetture si presentano nude allo sguardo, una piccola scala ci porta al primo livello del giardino. L’atmosfera è avvolgente e ricorda una dimensione antica, infatti la storia del giardino può essere divisa in tre fasi temporali ben distinte: La prima fase del giardino, che potremmo definire la fase storica, si colloca intorno al XIII secolo, epoca di costruzione della villa. La seconda fase è quella medievale della quale possediamo solo pochissime testimonianze che si rifanno, a quanto decantato dal Boccaccio nella prima giornata del Decamerone e all’ipotesi secondo quale è possibile che i giardini si estendessero fino alla Mormorata, collegandosi ad altre proprietà dei Rufolo. La terza fase, o periodo romantico, è quella che vede quale nume tutelare Francis Nevile Reid, nobile filantropo scozzese esperto di botanica e d’arte antica, titolo che gli valse l’incarico di Sovrintendente Onorario da parte del Prefetto di Napoli. Costruita da una benestante famiglia di mercanti nel XIII secolo, la villa ha un passato ricco e intenso. Boccaccio, uno dei primi autori del Rinascimento Italiano, scrisse una novella raccontando della villa e del suo proprietario nel suo “Decameron”, che fu pubblicato nel 1353. Alle sue origini, essa era una delle più grandi e costose ville sulla Costiera Amalfitana, e crebbero diverse leggende riguardo un tesoro nascosto al suo interno. Oggi è situata a Piazza Duomo di Ravello. I primi proprietari di villa Rufolo furono proprio i Rufolo che hanno rappresentato per oltre due secoli il simbolo della potenza economica e politica della Ravello medievale, per poi decadere nel breve volgere del trentennio che va dalla metà del XIII sec. al 1285, quando furono completamente rovinati per essersi schierati contro gli Angioini al tempo dei Vespri siciliani. A metà dell’Ottocento il palazzo si presentava come rovina e solo in parte conservava l’aspetto originario che aveva subito manomissioni dopo il tramonto della celebre discendenza. Un Lord scozzese, Sir Francis Nevile Reid, decise, nonostante l’inagibilità della dimora, di acquistarla. Quest’uomo di grande cultura fece restaurare l’edificio e risistemò le terrazze a giardino, realizzando il capolavoro.

Campagne in corso in questo luogo
Storico campagne in questo luogo
I Luoghi del Cuore
2006, 2014, 2016, 2018, 2020, 2022
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te