GIARDINO DEI TIMPI

PATERNO, RAGUSA

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GIARDINO DEI TIMPI

Narrate, gente, la vostra terra: ascolta il racconto di Cinzia Napolitano

Modica, le cui architetture barocche sono tutelate dall’UNESCO, ha una curiosa forma a Y: la parte alta, roccaforte di origine medievale, si trova su un altipiano, mentre Modica Bassa, più recente, si estende nell’alveo dei due torrenti che erodono l’altopiano.

Nella città bassa, a ridosso di Piazza Matteotti e delle due chiese “sorelle” del Carmine e di San Paolo (nel quartiere Casale), si innalza una rupe rocciosa: è la Giacanta. Sulla collina si inerpica un sentiero, a scalini scavati nella pietra, muretti a secco e piccoli terrazzamenti: è il Giardino dei Timpi. Fu così nominato dal suo artefice, Mario Napolitano, in virtù della sua natura rocciosa e scoscesa.

Nel 1997-98, dopo una prima pulitura e di ricostruzione dei muretti, egli mise a dimora, nelle aree ricavate grazie ai terrazzamenti, 40 specie di bambù e di altre piante, sia esotiche che autoctone: collezioni di opuntia, di kalanchoe, di piante grasse, di piante native, di un roseto, oltre a molte essenze citate nella Bibbia.

Salendo gli scalini, tra piante, profumi e muretti a secco, il panorama si apre sulla città.

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