Istituito sotto Maria Giovanna Battista di Nemours nel 1679, il ghetto era la zona in cui venne segregata per secoli la comunità ebraica torinese. Articolato intorno a vari cortili, era organizzato come una piccola città in cui trovavano sede i negozi, il tempio e gli uffici amministrativi della comunità. Ampliato negli anni ’20 del Settecento, con l’istituzione del "Ghetto Nuovo", venne abolito durante il periodo napoleonico. Rimesso in funzione nel 1816, perdurò fino al 1848, quando Carlo Alberto, grazie anche alle pressioni dei D’Azeglio, promulgò l’emancipazione della comunità israelita. Alcuni dei cancelli in ferro su via Maria Vittoria sono ancora gli stessi dell’antico ghetto.