Il Forte Sangallo, o Fortezza di Nettuno, è una fortezza posta sul litorale della città di Nettuno, in prossimità del suo borgo storico. Fu fatto costruire a partire dal 1501 e rapidamente eretto, dal papa Alessandro VI e dal figlio Cesare Borgia, all'interno di un vasto programma di rafforzamento delle fortificazioni dei luoghi, che si intendeva assicurare alla signoria ereditaria della famiglia e, in particolare, del ducato di Sermoneta.
Il progetto, seppure in mancanza di una chiara documentazione, è attribuito ad Antonio da Sangallo il Vecchio, in quegli anni architetto di fiducia dei Borgia e specialista nella progettazione di "fortificazioni alla moderna". Tuttavia, non mancano dubbi e si è pensato a Giuliano da Sangallo, ipotizzando che Antonio abbia operato su progetti messigli a disposizione dal fratello, rielaborandoli. Un altro orientamento invece attribuisce la paternità della costruzione all'architetto militare Baccio Pontelli.
Il forte difendeva Nettuno, all'epoca considerata "granaio del Lazio", dagli attacchi da mare.
Dopo i Borgia, la fortificazione passò ai Colonna, poi alla Camera Apostolica e, nel XIX secolo, ai Borghese. Nel 1925 venne qui stipulata la convenzione di Nettuno, tra Italia e Jugoslavia. Nel 1931 il forte appartenne al barone Fassini, che vi ospitò la regina Maria di Romania e la principessa Ileana.
Oggi l'edificio, di proprietà comunale, ospita convegni e mostre d'arte, il Guerre & Pace FilmFest, il "Museo dello sbarco alleato" e l'Antiquarium, che espone materiale archeologico, storico ed artistico del territorio di Nettuno.