Delle innumerevoli fornaci esistenti in provincia di Alessandria nei secoli scorsi, Mirabello, caso unico, conserva due forni Hoffmann della seconda metà del XIX secolo, che hanno cotto calce e laterizi. Entrambe fondate da maestranze edili immigrate, dal biellese e dal Malcantone, sono conservate dai proprietari benché abbiano cessato la produzione negli anni '80 del secolo scorso. La fornace Vanotti, in località Marianne (sulla strada tra Mirabello e Lu), in aperta campagna, mostra un bel colpo d'occhio sul forno, i fabbricati strumentali e, soprattutto, la bella ciminiera. La fornace Gioglio, in località Martinetto, mostra l'evoluzione dei forni Hoffmann dalla formazione manuale dei prodotti fittili alla meccanizzazione. A nord degli essicatoi coperti, esiste un'area di ex cava, rinaturalizzata, comprende due stagni residuali di vecchie attività estrattive, con una flora e una fauna che ne fanno un'isola di biodiversità nel panorama agricolo.
Un'abbondante documentazione storica consente di ripercorrere, dalla fine del Settecento, la storia della famiglia di mastri da muro e fornaciai fondatori della fornace Gioglio, che fecero importanti restauri alle chiese parrocchiali di Mirabello e Occimiano e costruirono una fornace per fornire i laterizi voluti da Crescentino Caselli per la parrocchiale di Camagna.
Le due fornaci potrebbero far parte di un percorso monferrino sulle tracce dei materiali da costruzione.