Le lavorazioni delle terrecotte, dei vasi e delle ceramiche hanno caratterizzato il tessuto lancianese e dei comuni limitrofi per secoli, sicuramente tra la fine del XIX inizio del XX secolo, quando il territorio venne “invaso” dalle Fornaci, straordinarie strutture caratterizzate dalla innovativa tipologia, dalle dimensioni, dalla razionalità degli spazi strettamente legati alle funzioni lavorative che contenevano, dalla bellezza che coniugava arte e industria, un concetto che verrà canonizzato dal Bauhaus. Una architettura altra che racconta storie di uomini, di lavoro nuovo, di eccellenze, di democratizzazione, di ricerca di prosperità. L'archeologia industriale non appartiene solo alla categoria della storia dell'architettura o dell'urbanistica, ma più in genere alla storia socio-economica della società lancianese, e per questo racconta e disvela molto, moltissimo della storia di una città. Eppure, il suo incessante degrado in una dimenticanza che sa di dissonanza è fatto palese.