Un autentico complesso di rilevanza archeologico industriale situato nel Parco Sovracomunale della Val Sanagra, questo è oggi la Fornace Galli.
L'edificio, di origini settecentesche, era un mulino che ha subito diversi passaggi di proprietà. Nel 1875 venne acquistata dalla famiglia Galli che trasformò l’edificio in una fabbrica di manufatti in argilla, in particolare mattoni forati, mattonelle e coppi ottenuti manipolando e cuocendo l’argilla estratta al margine dell’edificio, ubicato in prossimità dell’alveo del torrente Sanagra. L'attività della famiglia cessò tra il 1958 e il 1960.
Nel 2004 l’Amministrazione comunale di Grandola ed Uniti acquistò la Fornace Galli, grazie a un contributo regionale, e negli anni successivi l'edificio fu oggetto di ristrutturazione statica e conservativa.
Ad oggi lo stabile, caratterizzato dal mantenimento dell’identità del fabbricato originario, è una struttura museale gestita dall'Associazione Storia Natura e Vita che permette di ripercorrere le attività lavorative che venivano svolte.