FONTE E CAPPELLA DI SAN GEMOLO A GANNA

VALGANNA, VARESE

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FONTE E CAPPELLA DI SAN GEMOLO A GANNA
La Fonte è sempre stata meta di pellegrinaggi, essendo il posto dove si narra abbia avuto luogo il martirio di San Gemolo (se non sai la storia te la raccontiamo noi). I sassi, che ancora oggi sono rossi (perchè sono porfidi così come tutta la pietra dei dintorni), una volta venivano raccolti e considerati come delle reliquie; si narra che lo stesso Carlo Borromeo, durante una visita pastorale, ne abbia raccolti alcuni per motivi devozionali. Vicino alla Cappella si vedono un’altra Fonte e un bel mosaico di San Gemolo La Cappella (visibile tra l’altro anche da chi percorre in auto la strada statale), dista circa 2 km dalla Badia e a poche centinaia di metri dalla Fonte. La facciata non è rivolta alla strada ma al prato interno, dove è presente, sotto un pozzetto, un’altra piccola fonte. Ai tempi dell’edificazione della Cappella si era gridato al miracolo per l’apparire di questa seconda fonte d’acqua “miracolosa” e si era sparsa la voce che fosse stata la testa di San Gemolo, cadendo, a farla scaturire dal nulla. Un tempo queste riserve d’acqua erano preziosissime in caso di siccità, ed erano meta di vere e proprie processioni che si concludevano con la raccolta di tale acqua da utilizzare per le colture. La Cappella ha origini antichissime ma negli anni ’60 è stata restaurata riportandola alle forme originali. Il mosaico sulla parete rivolta alla strada riproduce San Gemolo a cavallo, con la testa in mano ed è stato realizzato nel 1964 dal pittore Carlo Cocquio di Cantello (1899-1983).
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