FONTE DI SAN FRANCESCO A FIGGIANO DI BORGO PACE (PU)

BORGO PACE, PESARO E URBINO

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FONTE DI SAN FRANCESCO A FIGGIANO DI BORGO PACE (PU)
LA FONTE DI SAN FRANCESCO DI FIGGIANO, STORIA: San Francesco è famoso nella storia per il suo peregrinare in vari luoghi d’Italia e del Mondo, in cui si recava per portare la Parola di Dio. Insieme ai suoi Fratelli, camminava per giorni e giorni, mangiando grazie alla carità altrui e fermandosi a dormire in ripari occasionali che potevano essere un giaciglio di paglia sotto le stelle, oppure una stalla offertagli da qualche contadino di buon cuore. Gli unici vestiti che avevano a disposizione erano un saio e un paio di sandali di cui talvolta si privavano per donarli alle persone più bisognose. Vivevano le loro giornate esposti alle intemperie: al freddo, alla pioggia, ma non si fermavano mai animati dalla Passione per il Signore, dal loro Credo e dalla loro volontà di obbedire alla sua Parola. La prima regione che percorsero- dopo l’Umbria- fu quella delle Marche, alla quale il poverello di Assisi dedicò il 42° capitolo dei suoi fioretti: ”La provincia della Marca d’Ancona fu anticamente, a modo che il cielo di stelle, adornata di santi ed esemplari frati, i quali, a modo che luminari dal cielo, hanno alluminato e adornato l’Ordine di Santo Francesco ed il mondo con esempi e con dottrina”. Famoso è il percorso di Sora Acqua “la quale è utile, et humile, et pretiosa et casta” nel quale si narra che San Francesco abbia compiuto molti miracoli ed anche che insoliti zampilli d’acqua siano scaturiti durante il suo passaggio. Correva l’Anno 1213 quando il “giullare di Dio”partì dal convento di Montecasale per recarsi a San Leo dal Conte Orlando di Chiusi, da cui ricevette in dono il monte della Verna. Secondo le testimonianze questi furono i paesi che toccò durante il tragitto: Convento di Montecasale, Passo delle Vacche, Figgiano di Borgo Pace, Mercatello sul Metauro, Sant’Angelo in Vado, Lunano, Montefiorentino, Carpegna, Montecopiolo e infine, San Leo. Proprio qui a Figgiano (Regione Marche – Provincia di Pesaro e Urbino)– durante il suo transitare – San Francesco avrebbe fatto scaturire una sorgente d’acqua “ toccando con il pugno un sasso spugna”. Racconti del passato narrano che quest’acqua sorgiva avesse effetti terapeutici soprattutto per la pelle. E’ ipotizzabile che il “sasso spugna” trattenga una buona parte del calcio presente nell’acqua così da renderla più leggera e dolce per la pelle. Sono ormai passati otto secoli e da questo “sasso spugna”, in alcuni mesi dell’anno, sgorga ancora l’acqua sorgiva.
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