Tanto celebre tra gli specialisti di tutta Europa quanto di fatto pressoché abbandonato, il sito di Fontana Nova (alla periferia di Marina di Ragusa, frazione balneare del capoluogo ibleo), ospita un riparo sotto roccia frequentato da antichi siciliani, forse i più antichi finora noti. Nel XIX secolo il barone Arezzo, nobile ragusano appassionato di antichità, trova in questa lunga e stretta grotta accennata nel calcare della valletta che conduce al mare, i resti di un focolare fossilizzato. A seguito di accurati studi, ripetuti anche nei decenni successivi, diviene chiaro che si tratta del riparo di un gruppo umano vissuto nel periodo Paleolitico Aurignaziano, ovvero un'epoca della storia umana collocabile tra 18.000 e 40.000 anni fa, che si nutriva di cervi e altra cacciagione cucinata su tizzoni accesi dentro la grotta che in origine doveva essere certamente più ampia e profonda.