In mezzo alla campagna ci si imbatte nella fontana di Venchiaredo, un vero e proprio simbolo delle genti del territorio. E' stata cantata e celebrata da autori come Ippolito Nievo, che parla così di questo angolo dimenticato dall'uomo "Son luoghi che fanno pensare agli abitatori dell’Eden prima del peccato; ed anche ci fanno pensare senza ribrezzo al peccato ora che non siamo più abitatori dell’Eden", e da Pier Paolo Pasolini che le dedica una breve poesia: Limpida fontana di Venchiaredo,/acque modeste, tenerissimi legni,/oggi a vent’anni, io vi vedo, ed ascolto/col vecchio murmure indifferente… Necessita ora di una valorizzazione che possa riportarla in auge, senza però farle perdere quel gusto bucolico e primigenio che l'ha contraddistinta per secoli.