La fontana si trova addossata ad una nicchia del muro di cinta del Parco Savello, più noto come giardino degli Aranci, ricavato dall’architetto Raffaele de Vico, nel 1932, all’interno della medievale rocca dei Savelli. Realizzata su progetto di Antonio Munõz, la fontana è composta da due pezzi di spoglio: una vasca termale romana ed il monumentale mascherone marmoreo scolpito per ornare una fontana costruita nel 1593 nel Campo Vaccino su progetto di Giacomo della Porta.
L’antica vasca in granito, adorna di maniglioni a bassorilievo, è collocata al centro di un bacino rettangolare leggermente incassato rispetto al livello stradale, bordato da una fascia in travertino. Sopra di essa, poggiato su un parallelepipedo, si trova il monumentale mascherone marmoreo dalle ciglia aggrottate e dai folti baffi, che appare raccolto nella valva di una conchiglia.
Il mascherone vanta una lunga storia: dopo lo smontaggio nel 1816 della fontana del della Porta, venne recuperato e, a partire dal 1827 circa, fu nuovamente utilizzato per decorare una fontana eretta sulla riva destra del Tevere, in corrispondenza del porto Leonino. Demolita anche questa fontana intorno al 1890, la scultura venne ricoverata presso i depositi comunali, dove rimase per alcuni decenni, fino a quando se ne decise l’attuale collocazione.