Lungo il Corso della Vittoria, al centro di uno slargo a emiciclo si erge questa bella fontana di fine ‘800.
La fonte era preesistente ma ad essa venne dato decoro solo nel 1898, al fine di dotare la zona di espansione più recente del comune di un servizio essenziale.
Bisogna infatti ricordare che la maggior parte delle abitazioni dei borghi dei Monti Dauni vedranno l’arrivo del servizio di erogazione domestica dell’acqua solo nel secondo dopoguerra. Appare pertanto evidente l’importanza vitale di un luogo ove potersi rifornire di acqua da parte di una popolazione totalmente rurale.
Il monumento ha una base lapidea di 12 lati; a lati alternati sono poste 6 cannelle con altrettante vaschette in pietra per la raccolta delle acque. Il secondo livello del manufatto vede l’alternarsi della pietra chiara (in corrispondenza delle cannelle) al laterizio rosso.
Ad un’altezza di ca 3,5 mt si trova un coronamento a cornicione su cui poggia una sorte di cuspide che ripropone il motivo dei materiali alternati e che termina con una sfera in pietra su cui si trova una statuetta metallica.
La statua raffigura la Vittoria Alata: la realizzazione del monumento infatti voleva celebrare la vittoria elettorale della fazione Maffia, contrapposta a quella dei Terlizzi.
Originariamente la Fontana si chiamava dunque “della Vittoria”, come l’omonimo Corso su cui si affaccia, ma per gli Orsaresi quella figura alata altro non poteva che essere il santo patrono del borgo: san Michele Arcangelo, di qui la spiegazione dell’attuale toponimo.