Melfi è nota fin dall’antichità per la ricchezza di sorgenti e acque che sgorgano dalle falde del Vulture. Il centro storico è dotato fin dal secolo XIX di acqua corrente nelle case e di numerose fontane pubbliche, grazie alle opere idrauliche e al grande serbatoio voluto dal principe Doria in prossimità del Castello. La Fontana Bagno, costruita nel 1928, era usata dalle donne per lavare i panni e dagli uomini per abbeverare i cavalli e per far scorta d'acqua. Qui un tempo vi erano anche i bagni pubblici, intorno all'anno 1000, ma soprattutto vi era una delle Porte della città, quella proprio detta "Porta Balnea". Situata appena fuori dall’antica cinta muraria, la Fontana divenne subito area di insediamento di Rom di provenienza slava, i quali, conducendo spesso i propri cavalli ad abbeverarsi, decisero di integrarsi nella cittadina normanna stanziandosi dapprima in accampamenti e successivamente in abitazioni a ridosso della fonte di vita.