Nella città del Barocco e della dolce pietra leccese scopriamo la contemporanea
Fondazione Nino Rollo che raccoglie e conserva l’ opera dello scultore scomparso a Parigi
nel gennaio 1992. All’ interno ci accoglie un giardino dove sculture e vegetazione
dialogano il linguaggio delle forme : quelle naturali delle piante mediterranee e quelle
forgiate dall’artista con i marmi bianchi, le pietre dure e i graniti colorati.
Una mostra permanente negli spazi dove Nino Rollo ha vissuto e lavorato ci
consentirà di avvicinare e apprezzare l’opera di questo artista che è stato personalità
forte, di cultura raffinata e curiosa, scultore, disegnatore, scrittore.
.
“Non potrei vivere senza Scultura, per me è Ideologia, Società, Dio .
Affascinato dal linguaggio dei marmi e delle pietre ha intrapreso un percorso conoscitivo fino a
diventare uno”scultore pietrante “, come amava definirsi.
A guidarci sarà la moglie dell’artista, Valeria.