Nel 1987 l’antiquario Giovanni Pratesi comprava gli ambienti che erano stati dell’oratorio dell’ex Spedale Serristori. L’accurato restauro condotto ha riportato alle sue sobrie linee la chiesa cinquecentesca, con l’elegante altare di Giovan Battista Foggini. Dai restauri è emersa una curiosità, il distillatoio dell’antica spezieria, ma soprattutto una sensazionale scoperta: un imponente affresco del Trecento, di alta qualità, con la "Crocifissione", testimonianza dell’originaria chiesa annessa allo Spedale. Visitare la Fondazione significa anche scoprire pregiate sculture e interessanti dipinti che Pratesi vi ha destinato – dai bozzetti di Ciro Ferri e del Volterrano per la Santissima Annunziata a Firenze al Cristo redentore del Giambologna – e il magnifico campionario di circa duemila esemplari di “pietre tagliate d’Arno”, ciottoli raccolti dall’antiquario nei renai dell’Arno, tagliati e lucidati secondo l’uso avviato dal Cinquecento per realizzare il celebre “commesso fiorentino”.