FERROVIA SICIGNANO - LAGONEGRO

SICIGNANO DEGLI ALBURNI, SALERNO

Condividi
FERROVIA SICIGNANO - LAGONEGRO
La Sicignano-Lagonegro nelle prime intenzioni progettuali era solo il primo tratto di un progetto più ampio che prevedeva di collegare i territori campano e lucano con il sud della Calabria e Reggio, ma il tratto da Lagonegro in poi non venne realizzato. Il progetto per vari motivi stentava a progredire; dopo l'apertura della linea che collegava Salerno con Potenza, si fecero sempre più insistenti le richieste delle comunità locali perché si aprisse almeno la parte di linea che, percorrendo il Vallo di Diano, arrivava fino a Lagonegro sperando che prima o poi sarebbe stata congiunta alla linea tirrenica. L'inizio della linea per Lagonegro fu stabilito proprio dalla stazione di Sicignano degli Alburni, della linea per Potenza. Il servizio sulla linea, affidato alla Mediterranea, venne svolto da locomotive a vapore. Con una percorrenza di circa 3 ore, le coppie di treni erano tre. Nel 1905 la ferrovia entrò a far parte delle Ferrovie dello Stato e sempre in quegli anni venne aperta una nuova stazione al servizio di centri quali Casaletto Spartano e Battaglia. Dopo la fine della prima guerra mondiale, furono realizzate due nuove fermate, a Pertosa e Castelluccio Cosentino. Nel 1936 inoltre entrarono in funzione le littorine che abbassarono i tempi di percorrenza a meno di 2 ore. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, per risparmiare il gasolio vennero accantonate le littorine tornando alla trazione a vapore. Queste ultime torneranno ad essere usate soltanto nel 1956. Alla fine degli anni settanta, a causa di diversi smottamenti nel percorso più accidentato della linea, venne interrotto il servizio tra Casalbuono e Lagonegro. L'inizio degli anni ottanta portò grandi cambiamenti, con importanti lavori di consolidamento di ponti, gallerie e costoni a rischio, la sostituzione dei binari, l'allungamento delle banchine nelle stazioni e l'entrata in funzione nuovi treni: si passò da 7 a 8 coppie di treni giornalier Con l'inizio dei lavori di elettrificazione della linea Battipaglia-Metaponto nel 1986, anche la linea per Lagonegro (di cui era ipotizzata addirittura l'elettrificazione) venne chiusa ed i treni sostituiti da autobus. Alla riapertura della Battipaglia-Potenza nel 1993, il bivio da Sicignano degli Alburni per Lagonegro rimase disconnesso e il servizio di linea affidato agli autobus, anche se la ferrovia non è stata mai ufficialmente soppressa. Nel corso degli anni sono stati proposti molti progetti di riattivazione rimasti tuttavia senza esito. Nel 2006 sono stati stanziati fondi per uno studio di fattibilità (180.000 euro) e sono state riaperte e ripulite alcune stazioni a servizio degli autobus. Proposte e finanziamenti successivi non hanno avuto esiti concreti. Nel marzo 2012 tra Galdo e Castelluccio è entrata in funzione per un mese la "ciclo-ferrovia" con delle biciclette ferroviarie autorizzate dalle autorità competenti che percorrono il tratto di linea, pulito da rovi ed erbe infestanti. Nel 2018 viene proposto un progetto della Regione Campania per la riapertura a fini turistici.
Storico campagne in questo luogo
I Luoghi del Cuore
2012, 2016, 2018, 2020, 2022
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te