Presso Porta Aretina, nascosta dalle mura trecentesche, si estende la cosiddetta “casa grande” dei Serristori. Costruita nel Trecento, assunse l’aspetto attuale a inizio Novecento, quando il conte Umberto Serristori, con l’architetto Giuseppe Castellucci, ne accentuò l’aspetto antico, secondo il gusto storicista del tempo. Se nell’armonioso portico e nel loggiato si susseguono iscrizioni e memorie dei Serristori e degli illustri ospiti che vi soggiornarono, al piano nobile si passa di stanza in stanza – compreso quella dove dormì Leone X de’ Medici nel 1515 – tra mobili, quadri e suppellettili originali accuratamente ambientati. Piantato all’inizio del Novecento è anche il meraviglioso giardino, disegnato da geometrie di siepi di bosso e cipressi, chiuso dalle mura e dall’alta massiccia torre. Una vera rarità sono le vasche monolitiche in pietra per la tintura della seta. La cantina è infine suggestiva conclusione di un percorso dedicato alle attività agricole passate e presenti.