Situata in via Brofferio 84, la “Torroneria e cioccolateria D. Barbero” opera nel cuore antico di Asti, nella strada anticamente chiamata Contrada dei Filanti e dei Tessitori, poiché ospitava moltissime manifatture tessili.
Fin dal XIV secolo infatti nella via scorreva la bealera, un canale che alimentava i mulini e le botteghe dei tessitori, realizzato a partire dal 1397 dalla “Società del Moleggio“, una società per azioni il cui maggior azionista fu il signore di Asti, Ludovico d’Orléans.
Dopo secoli di attività della vocazione manifatturiera dell’attuale via Brofferio restano poche tracce: ma foto di metà anni Venti testimoniano l’esistenza proprio nella attuale sede della ditta Barbero del maglificio Vincenzo Omedé, che alla fine negli anni trenta arrivò ad occupare oltre 400 operai. Di Vincenzo Omedé, imprenditore e filantropo, nella sede di via Brofferio è conservato un busto.
Chiuso il maglificio, i locali di via Brofferio 84 ospitarono negli anni Quaranta la fabbrica di biciclette di Giovanni Gerbi, il mitico “Diavolo Rosso”, campione del ciclismo italiano cantato anche da Paolo Conte.
Nel 1945 Paola Gerbi, figlia del “Diavolo Rosso”, sposa Davide Barbero, erede di una prestigiosa tradizione dolciaria che risale agli inizi del XIX secolo: nel 1808 nasce a Mombercelli, in provincia di Asti, Filippo Barbero, di cui è attestata nel 1838 la professione di confetturiere e “prestinaio” (ovvero panettiere che a quei tempi certamente produceva anche torte, torrone, torcetti e noisettes) presso la chiesa dell’Annunziata di Mombercelli d’Asti.
Al 1883 risale la data ufficiale della nascita della ditta Barbero: Melchiorre Barbero, figlio di Filippo, chiede e ottiene la licenza alla vendita di torroni e noasetti. A Melchiorre Barbero vengono assegnati, negli anni a cavallo del secolo, numerosi riconoscimenti nelle esposizioni di Napoli, Torino e Livorno e il Premio Vittorio Emanuele della Croce Bianca “per l’accurata fabbricazione delle sue specialità”.
Nel 1909 nasce Davide Barbero, figlio di Michele, figura di spicco nella storia dell'impresa, che sotto la sua guida attenta e capace l’attività cresce in modo significativo ed è ancor oggi ricordato nel nome dell’azienda.
Nel 1913 con la morte di Michele Barbero l’attività viene portata avanti dalla moglie Luigia Tedaldi. L’azienda cambia temporaneamente nome in “Vedova Barbero” e contemporaneamente si sposta da Mombercelli al centro cittadino di Asti, in via Cotti Ceres.
Nel 1953 Davide Barbero trasferisce l’azienda da via Cotti Ceres nell’ancor più centrale Via Brofferio 84 dove risiede tutt’ora, presso i locali della vecchia fabbrica di biciclette Gerbi di proprietà della moglie. Nasce il secondogenito di Davide, Giovanni Barbero, attuale titolare, insieme al nipote Davide.
La visita della torroneria e cioccolateria D. Barbero rappresenta un’esperienza unica ed interessante e un’occasione per assistere alla produzione del torrone e ammirare le macchine storiche, i documenti originali, le foto di un tempo che sono conservate all’interno del piccolo museo aziendale. L’azienda rappresenta un vero e proprio “museo che lavora” e che affascina per l’artigianalità della produzione e per l'ubicazione in un fabbricato liberty nel cuore di Asti.
Il laboratorio industriale è aperto ai visitatori e sarà possibile vedere i macchinari antichi ancora funzionanti.