Lo stabilimento, costruito nel 1970 probabilmente dal Gruppo Saccarifero Veneto (ex Montesi), assecondò quella che già da tempo era la coltivazione principale del luogo: la barbabietola. Nel 1986, a seguito del "crac Montesi", lo stabilimento venne acquistato dall'Industria Saccarifera Italiana (I.S.I.). Nel 1987 è stato usato per la lavorazione di oltre sei milioni di quintali di barbabietole, utilizzando più di un milione di metri cubi di acqua proveniente dalla falda, in aggiunta a quella attinta dal fiume Reno. L'ultima campagna bieticola si è svolta nel 1991. Da allora quasi tutta l'area giace in stato di totale abbandono e nel frattempo l'intera filiera dello zucchero italiano, dopo anni di difficoltà causate dalla rigorosa politica agricola dell'Unione Europea del 2005, è a rischio di sopravvivenza.
A seguito della chiusura dello stabilimento e di successive bonifiche, la zona è stata riconosciuta tra le Z.P.S. (Zone a Protezione Speciale) del progetto Rete Natura 2000 e denominata "Bacini ex-zuccherificio di Argelato e Golena del Fiume Reno".