Nella seconda metà dell'Ottocento, l'economia del comprensorio reatino conobbe una prima svolta che puntava a coniugare la scelta di nuovi settori di attività con uno spirito imprenditoriale nuovo. Nel 1863, infatti, nacque la Società per la fabbricazione di zucchero in Rieti, seguita nel 1879 dalla Società per la fabbricazione di zucchero in Italia. Il primo zuccherificio fu impiantato nel 1864 dai Fratelli Palmegiani e fu poi ampliato dieci anni dopo. Ebbe il suo momento di massima produttività tra le due guerre con il direttore Emilio Maraini, ma fu definitivamente chiuso nel 1973 (in un periodo drammatico per l'industria reatina). Inizialmente, a limitarne gli effetti positivi sul tessuto economico locale non furono carenze derivanti dalla struttura organizzativa interna, ma problemi cronici del territorio, come l'irrisolta questione della regimazione del fiume Velino che rese precaria l'attività di ogni insediamento manifatturiero (alla fine del XIX secolo operavano anche il cotonificio Mazzoni e la conceria Fiordeponti). Nel 1898, infatti, si ebbe un'inondazione devastante, che comunque non portò a una risoluzione del problema idraulico in tempi brevi, nonostante la pubblicazione di un progetto di intervento nel 1900, che fu poi vanificato fino al 1928 (anno della istituzione del Consorzio di bonifica di Rieti).