Straordinaria e imponente realizzazione architettonica, urbanistica e paesaggistica del Novecento, che dialoga con le opere coeve del razionalismo italiano ed europeo, il complesso può essere letto e analizzato nei suoi profili e significati da diversi punti di vista (architettonico, tecnologico, paesaggistico), nell’intento di promuoverne la conoscenza e la valorizzazione, ma anche di guidare le possibili forme di fruizione del suo patrimonio monumentale e paesaggistico.
Il Villaggio Sanatoriale Eugenio Morelli, costruito tra il 1932 e il 1939 come il più grande sanatorio d'Europa, è un capolavoro dell'urbanistica razionalista, i cui valori di eccezionale interesse risiedono nel disegno e nella qualità estetica complessiva della cittadella; nell'integrazione delle diverse funzionalità (comprese quelle estetico-ricreative, incarnate nel grande e bellissimo parco) in un'armonizzazione volumetrica e scenografica di grande impatto visivo.
Questa titanica "città di fondazione" Alpina offre la visione di un inedito e spettacolare "teatro sanatoriale" che sostituisce all'assetto agricolo e boschivo della montagna un paesaggio moderno inedito e sorprendente, ancora oggi esempio insuperato di alta qualità edilizia e di efficace e moderna interpretazione del genius loci.