L’Ospedale dello Spirito Santo detto “dei Bianchi”, dal nome della compagnia di carattere nobiliare che fondò lo stesso ospedale alla metà del XVI secolo mantenendone la gestione fino agli anni ’60 del Novecento, si trova nel cuore antico della cittadina dell’Alto Belìce in via Firmaturi. La struttura è facilmente riconoscibile sia per la mole, essa occupa infatti quasi un intero quartiere, sia per i caratteristici portali in stile Chiaramontano. L’Ospedale ha rappresentato per secoli l’unico centro nosocomiale della Sicilia Centro-Occidentale rendendolo importantissimo sia da un punto di vista sociale che storico ed economico.
Fin dal Medioevo a Corleone erano presenti ospedali, spesso adiacenti alle chiese, che accoglievano gli ammalati provenienti da tutta l'area centro-occidentale della Sicilia. Il primo ospedale di Corleone fu quello di San Giuliano risalente a prima del 1393, quando si trova citato in un atto notarile del notaio corleonese Giovanni Castagnolis del 18 aprile. Caduto in disuso, i patrizi decisero di edificarne un secondo presso la chiesa di Sant'Antonio che venne dotato di rendite come si rileva dagli atti notarili del 1441, 1467 e 1469. Alla fine del 1400 venne edificato l'Ospedale Nuovo, denominato “dello Spirito Santo” che fu il terzo e ultimo. Nel 1786 l'ospedale dello Spirito Santo fu provvisto addirittura di acqua corrente che arrivava fino alle cucine nei piani superiori.
All’interno della struttura si trovano la chiesa e l’oratorio della Compagnia, centro delle celebrazioni del Venerdì Santo, da qui infatti parte la processione che porta il Cristo ligneo fino al Monte Calvario. L’oratorio a un’unica navata, contiene la cripta dove venivano seppelliti i membri della Compagnia, nonché un vestibolo con statue di santi in stucco decorato da uno splendido pavimento maiolicato rappresentante il transito di San Giuseppe dell’artista Nicolò Sarzana trafugato e andato perduto nel 2004.
A corredo di questo eccezionale patrimonio storico e architettonico, esiste un archivio che rappresenta un unicum nel panorama documentario Siciliano e non solo. L’archivio della Compagnia dei Bianchi, quasi completo e in eccellente stato di conservazione, contiene tutto quello che riguarda la gestione della struttura fin dalla sua fondazione. In esso sono contenuti documenti di grande importanza come bolle papali, privilegi viceregi, libri mastri e tutto ciò che riguarda l’amministrazione dell’Ospedale, della Compagnia e dei beni a essi legati.