Questo luogo, generalmente non accessibile ai visitatori, nella giornata della FAIMARATHON ci mostrerà i suoi preziosi segreti: affreschi quattrocenteschi, una chiesa barocca finemente decorata, con una splendida cantoria dipinta e un coro ligneo ben conservati del XVIII secolo; la presenza di una “ruota” per i bambini esposti affidati alle cure delle monache di clausura, la recente scoperta di un organo settecentesco con la sua custodia. Il monastero di monache benedettine di Santa Maria Maddalena sorse nel XIII secolo, affiliato all’abbazia di Sant’Angelo “Infra Ostia”. La prima notizia proviene dagli statuti del 1324 in cui la chiesa è denominata Santa Maria Maddalena de Insula. I documenti storici non fanno cenno alla struttura architettonica. Sappiamo certamente che a partire dal XVI secolo le fanciulle delle famiglie più importanti del paese erano accolte nel monastero per ricevere un’educazione o per rimanervi. Durante una visita pastorale effettuata nel 1670, il cardinal Franzoni segnalava la presenza nel monastero di 28 monache, clarisse di clausura, comprese le converse. All’inizio del Novecento le religiose abbandonarono la struttura, che in seguito fu trasformata in ospedale e oggi è una confortevole casa di riposo.