Agli inizi degli anni ’30, nel pieno del razionalismo italiano del primo dopoguerra, la Manifattura Tabacchi si rinnovò in una nuova struttura per riunire ed efficientare le lavorazioni del tabacco, allora divise su due sedi. L'eleganza e modernità delle linee architettoniche è mano dell'ingegnere Pier Luigi Nervi, famoso per la sua abilità nel coniugare arte e scienza, in un linguaggio innovativo di sintesi tra l’austera essenzialità delle forme e la dinamicità spaziale.
La Manifattura comprende tre edifici e si estende su una superficie di oltre sei ettari: all’epoca dava lavoro a oltre 1400 dipendenti. Il primo edificio, sul lato nord dell’area, era destinato alla lavorazione dei sigari Toscano. La corte dell’orologio, ardita e moderna, si trova dietro l’edificio curvilineo di testata. Gli spazi del dopolavoro furono poi trasformati nel cinema teatro Puccini, con la torre vetrata che ricorda la Torre dello Stadio di Firenze, opera dello stesso Nervi.
Divenuto nel 1999 di proprietà dell’Ente Nazionale Tabacchi, la Manifattura cessò definitivamente l’attività nel 2001. Sono in corso progetti di recupero volti a restituire alla città un gioiello espressione del razionalismo fiorentino.
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