EX ISTITUTO TECNICO AGRARIO "AMATO VETRANO"

SCIACCA, AGRIGENTO

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EX ISTITUTO TECNICO AGRARIO "AMATO VETRANO"

Nelle campagne di Sciacca, immerso in un silenzio quasi reverenziale, sorge un'antica dimora che racconta una storia di passione per l'educazione e il progresso. È l'ex istituto "Calogero Amato Vetrano", un monumento all'illuminismo di un tempo e un testimone muto del lento scorrere del tempo. Le sue mura, segnate dalle intemperie e dal tempo, custodiscono ancora l'eco di lezioni, discussioni e sogni di un futuro migliore. L'edificio, un tempo fulcro di vita e sapere, oggi si presenta come un guscio vuoto, ma la sua maestosità rimane inalterata. L'architettura, austera e imponente, richiama i conventi del passato, con il suo cortile centrale e le lunghe file di stanze. Ogni pietra sembra narrare una storia, un frammento di un passato che non torna. Il complesso edilizio, risalente alla fine del XIX secolo e ubicato nel feudo della Marchesa, rappresenta un interessante esempio di architettura rurale siciliana. La sua volumetria imponente, caratterizzata da una rigorosa composizione a blocchi, si inserisce armoniosamente nel paesaggio circostante, sottolineando la centralità dell'edificio all'interno del contesto rurale. La pianta a "L", con un corpo centrale destinato all'abitazione padronale e due corpi laterali adibiti rispettivamente a servizi e laboratori, è tipica delle architetture rurali dell'epoca. La gerarchia funzionale dei volumi si riflette nella differenziazione delle facciate: quella principale, rivolta ad est, presenta un bugnato rustico al piano terra e un elegante ordine di lesene che scandiscono i piani superiori, conferendo all'edificio un aspetto signorile. Le facciate laterali, più austere, sono caratterizzate da una muratura a faccia vista e da aperture di dimensioni ridotte, sottolineando la loro funzione secondaria. La struttura portante è realizzata in muratura di pietra locale, con un impiego sapiente di archi a tutto sesto e volte a botte per coprire i vani interni. Le coperture, originariamente a capanna con capriate in legno e manto in tegole, sono in gran parte crollate a causa dell'incuria e delle infiltrazioni d'acqua. Gli ambienti interni, un tempo caratterizzati da ampi saloni con soffitti a cassettoni lignei e pavimenti in cotto, sono oggi in stato di grave degrado. La distribuzione degli spazi, con un ampio androne centrale che dà accesso alle diverse stanze, è tipica delle case padronali dell'epoca. L'edificio, pur presentando elementi decorativi di gusto neoclassico, come le lesene e le modanature, si inserisce nella tradizione costruttiva locale, caratterizzata da una semplicità formale e da una solida struttura muraria. L'uso di materiali poveri e di tecniche costruttive tradizionali conferisce all'edificio un carattere rustico e autentico. Il complesso edilizio versa in uno stato di grave degrado, causato dall'abbandono e dal mancato intervento di manutenzione. Il crollo delle coperture, l'umidità e gli atti vandalici hanno compromesso la stabilità della struttura e la conservazione degli elementi decorativi. L'edificio rappresenta una testimonianza importante del patrimonio architettonico rurale siciliano. Il suo recupero e la sua valorizzazione sarebbero fondamentali per la salvaguardia della memoria storica del territorio e per la promozione del turismo culturale." L'ex istituto "Calogero Amato Vetrano" è molto più di un semplice rudere. È un simbolo di un'epoca, un testamento alla volontà di un uomo che sognava un futuro migliore per la sua comunità. E anche se oggi è solo un'ombra del suo passato, la sua bellezza, malinconica e struggente, continua a incantare chi lo osserva.

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